sabato 5 maggio 2007

Un gruppo di amici per un progetto comune

Una candidatura può rappresentare diverse cose, nel mio caso vuole essere un piccolo laboratorio dove il far politica sia il frutto della collaborazione di diversi amici che, ciascuno per il proprio vissuto, apportino un contributo importante sia in idee, storie, visoni politiche per Lucca.La mia esperienza umana ha sempre messo al centro la comunità e non il personalismo, la comunità intesa come esperienza organizzata (l’associazionismo), come esperienza del quotidiano della condivisione della realtà con i suoi problemi, le sue risorse, le sue sfide.
Il clima politico che stiamo vivendo da un ulteriore senso a questa candidatura:
- la nascita del partito democratico apre una pagina estremamente importante a nuove forme di partecipazione della società civile che non rinnegando l’esperienza storica dei partiti, da essa partte per trovare un nuovo volto.
Eccomi qundi ad accettare questa nuova sfida per Lucca, ma non da solo, e non espressione di una storia individuale, ma come portavoce di un gruppo, di persone ciascuna portatrice di culture, sensibilità, visioni politiche ricche di sensibilità diverse. Una candidatura come laboratorio politico per una politica che partendo dal basso possa rappresentare interessi, volti, persone con particolare riferimento a chi non ha voce, a chi fatica a farsi rappresentare.
Ecco allora i punti fermi sui quali vorrò confrontarmi e sui quali vorrò portare il mio contributo in Consiglio Comunale:
- Il sociale, inteso non come politiche di rimedio ai danni, ma come possibilità di lavorare per una qualità della vita per tutti più alta. Una politica per le opportunità e per l’inclusione sociale
- L’ambiente, come elemento di discrimine a cui guardare per orientare le politiche di una città, dall’urbanistica, allo sviluppo economico, dalle politiche enrgetiche alla sensibilizzazione dei singoli cittadini...
- I giovani, elemento centrale di una società, riscoprendo politiche che sappiano ridare loro protagonismo nella vita pubblica, nella cultura, nella politica
- Gli anziani, in una società che invecchia, ed in una città come la nostra in particolare, il problema di politiche per la terza età innovative e non solo di assitenza sono all’ordine del giorno; si tratta di ridare senso ad una età da riscoprire come ricchezza e non come peso, come occasione e non come problema.
Piccoli appunti sui quali iniziare a costruire un itinerario di politica partecipata, grandi temi che merita di affrontare con entusiasmo e convinzione per costruire la “città dell’uomo” dove a tutti venga data opportunità di essere persona, cittadino, parte di una comunità.
Giorgio Bertelli

Nessun commento: